L’Alto Medioevo fu per Milano un periodo caratterizzato dalla continua crescita dell’importanza del commercio. Il potere di un clero corrotto passò lentamente nelle mani di una nuova classe emergente: i “burgenses”, banchieri, possidenti e mercanti, la forza emergente dell’economia milanese. La necessità di aprire e mantenere nuove vie commerciali portò alla conquista e alla distruzione di Lodi nel 1111 e a quella di Como nel 1127.
L’espansione di Milano venne bruscamente interrotta da Federico Barbarossa che per due volte assediò la città. Il primo assedio, nel 1158, si concluse con l’impegno di Milano a non contrastare la ricostruzione di Lodi e Como ma il secondo assedio, nel 1161, terminò in modo ben più catastrofico poiché vide la vendetta delle città lombarde che per tanti anni avevano sopportato l’egemonia milanese.
Dopo quattro anni in cui la cittadinanza fu costretta a vivere fuori dalle mura cittadine la battaglia di Legnano, il 29 maggio 1176, vide prevalere la Lega Lombarda sul Barbarossa. Con la pace di Costanza nel 1183 i milanesi ottennero finalmente il diritto di eleggere i propri consoli senza l’intervento dei vescovi anche se alle dipendenze dell’imperatore.
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