Dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza la crescita di Milano subisce un’ulteriore accelerazione. L’economia riesce ad assimilare i progressi tecnologici, la stazione di Milano diventa sempre più attiva. Nei controversi anni del primo dopoguerra nasce il partito fascista e il territorio della città arriva a comprendere alcuni borghi; in questo modo Milano per la prima volta supera il milione di abitanti.
Con il fascismo l’assetto urbano della città subisce profonde modifiche: vengono parzialmente ricoperti i navigli, piazza San Babila viene profondamente modificata e viene creato il corso Littorio, divenuto poi corso Matteotti.
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